Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
15 ott 2025

Stare ”au-dessus de la mêlée”

La questione della democrazia domina molti dei miei pensieri. Non sopporto più certa violenza che si insinua nei rapporti politici.

Non lo dico perché sono naïf: non penso che l’ingenuità sia un mio tratto caratteriale, anche se mi è capitato ogni tanto di cascarci.

E, comunque sia, forse aveva ragione Anatole France: ”E’ bene che il cuore sia ingenuo e che la mente non lo sia”. Nel tempo sopporto sempre meno certi eccessi di veleni e il settarismo come tratto distintivo di molti che danno al confronto su temi ideologici e su argomenti concreti comportamenti simili ad una combattimento bellico...

...continua
14 ott 2025

Ho portato i miei figli ad Auschwitz

La ministra Eugenia Roccella ha suscitato forti polemiche per alcune dichiarazioni rilasciate durante un convegno organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei) a Roma, in cui ha parlato dei viaggi scolastici ad Auschwitz, dell’antisemitismo e dell’antifascismo.

Lo ha fatto improvvidamente e, come spesso capita in Italia, ha cercato ex post di aggiustare il tiro, ma la frittata politica era già stata fatta.

Dovendo riassumere, Roccella ha affermato che le gite scolastiche ad Auschwitz sarebbero state valorizzate per trasmettere l’idea che l’antisemitismo fosse solo un fenomen...

...continua
13 ott 2025

Dal caldo al freddo?

Il mio amico climatologo Luca Mercalli ha analizzato l'era glaciale nel suo bel libro "Breve storia del clima in Italia. Dall'ultima glaciazione al riscaldamento globale", contestualizzando gli eventi passati come l'ultima glaciazione (avvenuta circa 25.000 anni fa) e la Piccola Era Glaciale (tra il XIV e il XIX secolo), occupandosi poi della stufa su cui siamo seduti, il riscaldamento globale attuale.

Mercalli evidenzia come l'Italia, in passato, abbia affrontato prevalentemente problemi legati al freddo, mentre l’aumento impressionante delle temperature rappresenta una novità, fornendo elem...

...continua
12 ott 2025

Garlasco e lo specchio deformante

Garlasco è un paesone della Lomellina, esempio di che cosa sia la Provincia italiana.

Leggo in una descrizione breve che i primi insediamenti sono stati di origine gallica e romana. La zona fa parte del Parco Naturale Lombardo della Valle del Ticino. Nei campi si produce riso, nelle industrie calzature.

C’è il Santuario della Madonna della Bozzola, costruito per un’apparizione mariana e meta di pellegrinaggi su cui aleggiano purtroppo vecchie storie di pedofilia.

Garlasco è anche conosciuta a livello popolare con il soprannome di "Las Vegas della Lomellina" per via di vecchi locali da ballo.

...

...continua
11 ott 2025

Bollicine

Mi rimetto alla clemenza della Corte, ma sia chiaro che ritengo di avere qualche giustificazione!

In queste ore sono in Francia nella zona dello Champagne. Mi vien da ridere a pensare che anche nella toponomastica valdostana ci siano zone chiamate Champagne, ma non assimilabili al celebre vino.

D’altra parte la parola “champagne” è di una semplicità eclatante. Viene dal vecchio francese “campayne”, parola che risale al XI secolo e significa…campagna e cioè grande distesa di terreno piatto.

Siamo nel Nord-Est della Francia e storicamente da lì proveniva un vinello chiaro non effervescente, che ...

...continua
10 ott 2025

RAIVda e il suo declino

Spiace vedere la Rai Valle d’Aosta avvolta da un crisi profonda.

Quando entrai nella Sede di Aosta nel febbraio del 1980 avevo 21 anni e i due al vertice erano in Redazione un grande professionista come Mario Pogliotti, torinese romanizzato noto anche nel mondo dello spettacolo, e un Direttore, Roberto Costa, milanese partigiano e come giornalista inventore del ”Gazzettino Padano”.

Due giganti che fecero partire la macchina televisiva con maestria, che si aggiungeva alla mitica ”Voix de la Vallée”, nata all’inizio degli anni Sessanta.

Era la conseguenza di una scelta del Parlamento con una leg...

...continua
09 ott 2025

Ladri di piccioni viaggiatori

Trovo su Internazionale un articolo lunghissimo di Kevin Sieff, pubblicato dal The Washington Post, che così viene riassunto nell’occhiello: “Gare internazionali, scommesse, intrighi e furti per accaparrarsi i campioni: le varietà viaggiatrici dei piccioni hanno conquistato le élite cinesi, pronte a pagare qualsiasi cifra per gli esemplari migliori”.

Ohibò! Mi viene a mente la bellissima piccionaia nella grange, detta Le Murasse, di servizio al castello di Verrès, mio paese di origine. L’ho sempre vista vuota, ma dai tanti buchini che servivano per gli uccelli penso che fosse una bella batteri...

...continua
08 ott 2025

La sfida dell’idroelettrico

Ci sono questioni caldissime nel futuro della politica valdostana. Seguirò come spettatore certe vicende, che ritengo capitali e di cui conosco il percorso, così come se n’è discusso a Roma e a Bruxelles.

Penso alla nascita e allo sviluppo della società Compagnie Valdôtaine des Eaux, nata dopo una delicata operazione politico-finanziaria, in cui ho detto la mia alle radici della riacquisizione dello strategico settore idroelettrico, importante per l’economia valdostana.

Da tempo, dopo l’uscita della Madia della CVA, l’impresa si è ingrandita con la possibilità nell’intraprendere investimenti n...

...continua
07 ott 2025

La Russia che incombe

Premetto che avevo in passato sulla mia scrivania delle matrioske: oggi mi danno fastidio, perché evocano la minaccia russa e non sono più, come dovrebbero essere, simboli di felicità, armonia familiare e prosperità.

Sarà infantile ma oggi non riesco a dissociarle dalla guerra e dalle minacce russe verso l’Europa.

La guerra l’ho vista di persona sul limitare del conflitto nei Balcani, visitando le zone attorno a Sarajevo, quando ero deputato. Già si sapeva della ferocia degli scontri e dell’umanità fatta a pezzi. Capirla coi propri occhi mi ha cambiato in quella fine del Novecento così denso d...

...continua
06 ott 2025

La pausa di riflessione

Non sono mai stato fermo, sia da giornalista che da politico. Sono sempre stato, per mia fortuna e per scelta, tipo Tarzan.

Così in certi passaggi trovavo una liana, come avviene nella giungla per il buon selvaggio, che venne creato nel 1912 dallo scrittore americano Edgar Rice Burroughs. L’afferravo e mi spostavo per fare qualche cosa di nuovo.

Ho sempre avuto questa necessità di trovare novità. Potrei usare quel latinismo “horror vacui”che, nato nel contesto artistico, può anche essere usato in senso figurato per descrivere la tendenza a riempire ogni spazio, tempo o silenzio con contenuti ...

...continua