Il punto di partenza è ovvio: contro i troppo silenzi, contro un certo conformismo e anche contro i rischi dell'ignoranza e di certe miserie quotidiane più si parla della "question valdôtaine" e meglio è.
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E' interessante seguire il botta e risposta fra il giovane e impulsivo Matteo Renzi (classe 1975) , attuale presidente del Consiglio, e il nuovo presidente della Commissione europea, il lussemburghese, assai navigato e calcolatore, Jean-Claude Juncker (classe 1954).
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Vorrei dire subito, per evitare equivoci, che rispetto chi per motivi religiosi rifiuta in tutto e per tutto il ricorso all'eutanasia.
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Chi ha conosciuto dei veneziani e ha avuto a che fare con la loro ironia acuta e canzonante - segno di una storia profonda che li ha forgiati - non si stupisce affatto che la parola "pettegolezzo" derivi dalla loro lingua (guai a chiamarlo dialetto!).
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Da oggi inizia l'avventura del nuovo presidente della Commissione Europea, il lussemburghese Jean-Claude Juncker, vecchio navigatore della politica comunitaria.
...continuaOggi, andando in macchina verso casa, mentre affrontavo una rotonda, ho notato con la coda dell'occhio una persona corpulenta, che si trovava dall'altra parte del parapetto, sporta verso il vuoto, su di un ponte sulla "Dora".
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Con buona pace di chi non sopporta l'evidente americanata, segnalo che la gran parte dei giovani - così mi arriva dal rapporto coi miei figli, vedette generazionali - festeggiano Halloween.
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Non c'è un dio cattivo e sanguinario, come fa il "Moloch" delle religioni mediorientali con sacrifici umani, dietro alle vicende politiche che sono alla base dell'attuale aggressione dell'autonomia speciale della Valle d'Aosta.
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Mi è capitato spesso di essere Bastian Contrario: trovo che sia segno di vitalità e anticonformismo.
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