Parto da distante per arrivare poi molto vicino. E lo faccio con una classifica piuttosto aggiornata.
A livello globale, Facebook è il social network più utilizzato, con circa 3,07 miliardi di utenti attivi mensilmente, seguito da YouTube con 2,5 miliardi e Instagram con 2 miliardi di utenti. In Italia, i dati del 2024 indicano che le piattaforme più utilizzate sono/ WhatsApp: utilizzato dal 90,3% degli utenti; Facebook: 77,5%; Instagram: 75,3%; Facebook Messenger: 50,2%; TikTok: 37,5%; Pinterest: 26,8; Twitter: 26,4%; LinkedIn: 25,9%; Snapchat: 9,0%.
È interessante notare che, mentre WhatsApp risulta essere l’applicazione più utilizzata per la messaggistica, Instagram è considerato il social preferito dagli italiani, con una preferenza del 16,5%, superando WhatsApp al 16,1%.
Inoltre, tra le generazioni più giovani, come la Generazione Alpha, TikTok è il social network più utilizzato, con il 76,74% dei rispondenti, seguito da Instagram con il 69,86% e Pinterest con il 43%.
Insomma, il gusto e la predilezione seguono logiche generazionali.
Un aspetto interessante dei Social su cui vorrei soffermarmi è il fatto che non si fermano mai. Naturalmente questo è comprensibile Nel mondo ci sono ufficialmente 24 fusi orari principali, che corrispondono alle 24 ore del giorno. Tuttavia, il numero effettivo di fusi orari può variare a causa di diverse pratiche locali e convenzioni. Per cui alla fine e in totale, considerando le variazioni frazionarie e speciali, ci sono circa 38 fusi orari unici utilizzati nel mondo e ciò giustifica il…moto perpetuo.
Tuttavia - lo sa chi frequenta Whatsapp - fa impressione verificare e io lo vedo attraverso il profilo temporaneo che personalmente uso per pubblicare prevalentemente cose scherzose, come anche la notte siano tantissime le persone che guardano il loro cellulare. L’ho verificato in queste ore, postando nella notte dal Kenya una vignetta. quando in Italia erano da poco passate l’una. Ebbene, in un tempo breve una trentina di corrispondenti l’hanno guardata e la fila si è allungata molto prima dell’alba.
Parlando con tanti amici, constato di come in molti abbiano difficoltà di dormire e tanti ricorrano a quelli che comunemente si chiamano sonniferi. Personalmente dormo naturalmente meno di una volta - direi circa sei ore - con risveglio molto presto e chi mi segue ormai conosce queste mie abitudini antelucane.
Ho letto, tempo fa, una lunga spiegazione sul perché il sonno continuo e ininterrotto durante la notte sia un fenomeno relativamente recente nella storia dell’umanità, legato in gran parte ai cambiamenti culturali, tecnologici e ambientali avvenuti negli ultimi secoli.
In sintesi: il sonno continuo notturno è un adattamento moderno, più che una caratteristica universale dell’esperienza umana.
Resta il fatto che dormire è importante. Lo ha detto bene, con mirabile sintesi Arthur Schopenhauer:“Il sonno è per tutti gli uomini ciò che la carica è per l’orologio”. Più espressivo Fernando Pessoa: “Se un giorno la mia capacità espressiva diventasse così vasta da ospitare tutta l’arte, scriverei un’apoteosi del sonno. Non conosco maggior piacere del sonno, la cancellazione totale della vita e dell’anima, il commiato dall’essere e dagli uomini, la notte senza memoria e senza illusione, la mancanza di passato e di futuro”.