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20 dic 2024

Bilancio di fine anno

di Luciano Caveri

Oggi il governo regionale presenterà il bilancio del suo lavoro e ciascuno di noi Assessori ne relazionerà in una conferenza stampa. Anticipo qualche mio pensiero a beneficio dei cittadini valdostani che non leggeranno il rapporto ufficiale.

Chissà - lo dico in premessa - se l’esperienza politica che ho accumulato in tanti anni possa in qualche modo essere considerata utile nel guardare alle cose con un pizzico di saggezza in più.

Mi trovo così a scorrere gli scorsi mesi e più in generale la Legislatura che finirà nel 2025 e ovviamente mi limiterò alle materie di cui mi sono occupato in questo periodo.

Gli Affari europei sono un mondo ricco di prospettive e di realizzazioni. Ci si trova nel pieno di un periodo di programmazione della politica regionale e già si guarda al futuro e questa pista la stiamo percorrendo per evitare - assieme alle altre Regioni europee - che gli Stati mirino con Bruxelles a centralizzare politiche che ci spettano. Bisogna fare sistema non solo in Italia con le altre Regioni a Statuto speciale e Province autonome, ma con tutti gli altri attori nell’Unione europea espressione della democrazia di prossimità. Per questo sono lieto che la Valle d’Aosta sia tornata ad essere titolare al Comitato delle Regioni e questo servirà a cementare rapporti con Regioni con poteri legislativi come la nostra e con le minoranze linguistiche del Vecchio Continente. Sapendo, in più, di poter contare sulla straordinaria chance, su di un raggio ancora più largo, della Francofonia.

Ovvio che in questo contesto confermiamo l’importanza di sfruttare a pieno le risorse assegnateci dal PNRR con molteplici progetti che monitoriamo con un’apposita struttura, che è un unicum fra le Regioni. Ci sono progetti molto utili per la nostra economia e speriamo di tagliare felicemente il traguardo del 2026.

Vi è poi, come mia responsabilità, il settore del digitale con innovazioni da sfruttare come l’Intelligenza Artificiale e con una miriade di importanti progressi in un settore effervescente, che non consente ritardi. Sulla fibra ottica continuiamo a vigilare per una rete sempre più efficace, ma è necessario implementare servizi sempre più efficienti e lavorare per una crescita della consapevolezza e nella capacità di uso di tecnologie a servizio della pubblica amministrazione, delle imprese e di tutti i cittadini, senza lasciare nessuno indietro.

Questi progressi, che dimostrano la forza dell’intelligenza umana, si situano nel nostro ambiente naturale, la montagna estrema che deriva dalla straordinaria altimetria della Valle d’Aosta e deve servire alla capacità di adattamento conseguente al cambiamento climatico e alla crisi demografica da affrontare con decisione.

Possiamo tranquillamente dire che abbiamo mantenuto il ruolo di capofila in Italia sulla politica della montagna, seguendo passo a passo la nuova legge nazionale in materia. Ed anche sollecitando confronti e dibattiti nella logica transfrontaliera che ci appartiene e dentro quella Macroregione Alpina, che considero una grande chance per il nostro futuro, se la riempiremo con una maggior impulso politico utile nel dialogo con Bruxelles.

Aggiungo solo una nota personale. Sono tanti anni che mi occupo, con diversi ruoli, della nostra comunità all’interno e nei rapporti al di fuori. Ho sempre cercato di farlo con impegno e onestà. Questo è possibile farlo solo se esiste una comunità coesa e conscia delle propria identità e della capacità di guardare al futuro in modo solidale. Dividersi, purtroppo, è spesso più facile che unirsi e non è mai un bene.